13 novembre 1918 - Gazzetta di Parma - Salsomaggiore - La Lourdes italiana Salsomaggiore ogni giorno va sempre più affermando la sua luminosa potenza. Nel dopo guerra essa dovrà divenire la metropoli della salute, per risanare fisicamente e spiritualmente le nostre esistenze, tutte percosse, piagate, disfatte dall'immane flagello bellico: Questi concetti sono stati espressi efficacemente in una corrispondenza salsese sull’Epoca di Roma dove pure è dato un brillante cenno della lietissima stagione balneare teste chiusasi. Ne riproduciamo pertanto i brani più essenziali.

Salsomaggiore è una delle acque salutari. Perchè a somiglianza di altri luoghi di cura stranieri, possa assurgere a popolarità universale, converrà, a guerra finita che, Società degli Albergatori unitamente al Movimento dei forestieri, al Municipio, con l'appoggio valido del Governo, organizzino una propaganda seria e razionale, onde meglio far conoscere e stimare, oltre i monti e oltre il mare, i tesori delle acque e dei bagni di Salso.

Le nostre stazioni idroterapiche e balneari razionalmente lanciate, potranno formare senza dubbio, una formidabile ricchezza nell'ordine vasto della industrie nazionali. Allora Salsomaggiore diventerà la Mekka degli ammalati; la Lourdes miracolosa nell'azione risanatrice, una Lourdes italiana filtro salutare all'umanità dolorante. Intanto è bene che primi a riconoscerlo o riconfermarlo, siamo noi Italiani. Lo attesta il continuo e crescente affluire di gente da ogni parte d' Italia; dalla lontana, gloriosa, meravigliosa, Sicilia, “paradis habite par les demons” secondo Ohnet, terra generosa di eroi e di nomini insigni, dalla mesta Verona sin all'industre opulente Lombardia.
La maggioranza degli alberghi è piena di Milanesi. L'affollamento in questa stagione è tanto più sintomatico, quando si pensi che le condizioni della vita nazionale non sono le più favorevoli a trasferirsi anche in luoghi di cura, per difficoltà di vario genere. La vita s'è fatta così complicata che tutto è difficile, cominciando dal viaggio alla scarsità degli approvvigionamenti e dei trasporti.
Ma a questa operosa linda e graziosa cittadina con circa 10 mila abitanti, che ha scuole, asili infantili, un Comitato della Croce Rossa, un sottocomitato del fascio nazionale femminile con due valorose presidenti, a questa piccola e laboriosa Salsomaggiore, azienda annonaria comunale tutto ha preveduto e provveduto.
E' naturale che anche quest'anno non le siano mancati i soliti “habitues”. In un angolo del vasto salone del nostro albergo, due mie compagne della Croce Rossa, gentilmente offrono il thè - Veda — dice la graziosa Dama - quel gruppo di giovani seduti al tavolo verde, sono tutti milionari: industriali bottegai arricchiti per la guerra; uno di essi, s'intende, fornitore dello Stato, ha guadagnato in soli tre anni oltre 20 milioni!
E' già cavaliere e, si dice, anche aspirante al Parlamento; pure gli altri suoi compagni hanno le medesime speranze. Il mio pensiero vagava ai giovani difensori del sacro insanguinato Piave..... Ma, — domandai — questa lussuria di potere con che giustificano i novelli piccoli Cresi?
Hanno, senza dubbio, qualche titolo.... Nessuno! Hanno molti milioni accumulati in breve, tempo con scarsa fatica.
Capirà, soggiunse con una risatina la ribelle crocerossina — sono fornitori del Governo — Eh, tanto meglio! Amica mia, si metta il cuore in pace: quel denaro proveniente dal Governo, ritornerà al medesimo. L'individuo morso della tarantola della degustazione parlamentare tutto è pronto a sacrificare, anche i milioni, anche qualcosa di più caro e molto più nobile dell'oro: la passione per la donna. E non è forse la politica pure una passione? Ma perché crucciarsi, perché logorarsi anzi tempo? in politica, come nell'amore, tutto e possibile, sopratutto… l’inverosimile.

In quegli anni il premio Pulitzer Edith Wharton definiva Salso "la mia Lourdes"...!!!

Edith Wharton fu una scrittrice e poetessa statunitense. È stata la prima donna a vincere il premio Pulitzer nel 1921 con il romanzo "L'età dell'innocenza" (noto anche per il film di Martin Scorsese). Era un'assidua frequentatrice di Salsomaggiore, dove curava la sua asma cronica e altri malanni respiratori (vi soggiornò anche più volte all'anno tra il 1903 e il 1933, alloggiando al Grand Hotel des Thermes). Ne parla in numerose lettere, dove spesso chiamava la nostra città "Salso", al modo locale.

Ad esempio scrive in una delle prime lettere, nel 1903:

I am wonderfully well, & still look on Salsomaggiore as a kind of Lourdes.

Traduzione

Sto meravigliosamente bene e guardo ancora a Salsomaggiore come una sorta di Lourdes.

Apprezzava moltissimo le cure, molto meno i dintorni: in una lettera del 1911 scrive:

If the place had any charm, if it had even one green shady walk, I shouldn't mind; but it is literally a wilderness of glare & gravel, with factory chimneys on the sky-line instead of campanili. The weather is divine, but when the only use one can make of it is to trudge alone along a dusty road past endless trattorie where noisy indigenes are bowling & drinking, one begrudges such waste of such a good thing. As for the full moon soaring above the hills at night, I close my shutters on it & think gloomy thoughts. Usually at this season the hotel is full, & one finds a few speak-able to people, & generally some acquaintances. This time there are not more than 30 people here, all German or Italian, & none interesting looking but the Duke of the Abruzzi.

Traduzione

Se il posto avesse un po' di fascino, se avesse anche solo una passeggiata verde e ombreggiata, non mi dispiacerebbe; ma è letteralmente un deserto di fastidiosi riverberi e ghiaia, con ciminiere di fabbriche all'orizzonte al posto dei campanili. Il tempo è divino, ma quando l'unico uso che se ne può fare è arrancare da sola lungo una strada polverosa fra trattorie infinite dove rumorosi indigeni giocano a bowling [a bocce] e bevono, si rimpiange lo spreco di una tale cosa buona. Per quanto riguarda la luna piena che svetta sopra le colline di notte, io chiudo le mie persiane su di essa e faccio pensieri cupi. Di solito in questa stagione l'hotel è pieno, e si trovano poche persone che parlano [in inglese] e in genere è qualche conoscente. Questa volta non ci sono più di 30 persone qui, tutti tedeschi o italiani, e nessuno interessante tranne il Duca degli Abruzzi.

Sempre nel 1911, in un'altra lettera:

I am wonderfully well since my cure at Salsomaggiore, and trying to make the most of my quiet days here. It is a splendid place for work.

Traduzione

Sto meravigliosamente bene dopo la mia cura a Salsomaggiore, e sto cercando di sfruttare la maggior parte dei miei giorni tranquilli qui. È un posto splendido per lavorare.

Nel 1912 così scrive al grande critico d'arte Bernard Berenson:

Here I am, blissfully steeped in ink & iodine - fiction in the morning & friction in the pomeriggio.

Traduzione

Eccomi qui, beatamente immersa nell'inchiostro e nello iodio - scrivo racconti [fiction] al mattino e faccio frizioni [massaggi] nel pomeriggio. [nella traduzione si perde il gioco di parole fiction/friction]

In una lettera del 1923, sempre indirizzata a Berenson, scrive:

A series of attacks of grippe, of which the last, at Cannes in March, tired my heart a good deal, made me decide to come back to these wonderwaters.

Traduzione

Una serie di attacchi di influenza, di cui l'ultimo, a Cannes in marzo, ha stancato il mio cuore, mi ha fatto decidere di tornare in queste acque meravigliose.

 Tratto da
"Fonte archiviogazzettadiparma.medialibrary.it / Biblioteca Civica di Parma con Editrice Gazzetta di Parma"

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