Giulio Ulisse Arata (Piacenza, 21 agosto 1881 – Piacenza, 15 settembre 1962)Giulio Ulisse Arata (Piacenza, 21 agosto 1881 – Piacenza, 15 settembre 1962) - Noto a Salsomaggiore per aver progettato la nuova chiesa di San Vitale, è stato un architetto italiano, attivo principalmente nelle città di Milano, Napoli e Roma, dove divenne professore. Nel 1914 viene bandito il Concorso Nazionale per il miglior progetto della chiesa di S. Vitale in Salsomaggiore Terme che fu vinto dall’Architetto Arata. Il progetto della chiesa, ridimensionato e privato dell’altissimo campanile, viene poi lentamente realizzato e faticosamente inaugurato nel luglio ’39.

Chiesa S. Vitale - Salsomaggiore Terme - Architetto Giulio ArataGiulio Ulisse Arata frequenta a Piacenza il Collegio Alberoni e la scuola di architettura "Gazzola", partecipando alle lezioni di Camillo Guidotti. Dopo il diploma, a Milano, dal 1898 al 1901, segue i corsi di architettura all'Accademia di Belle Arti di Brera, ove rimne influenzato da Camillo Boito e Luca Beltrami. Inizia poi la carriera militare a Napoli, dove dal 1902 al 1906 avvia anche l'attività di stuccatore. Dopo questa esperienza si allontana dalla maniera accademica e si avvicina all'art nouveau approfondendo i suoi studi a Roma, dove si diploma nel 1906. La capitale, in questo periodo, è caratterizzata dal gusto eclettico di matrice classica, che influenza l'architettura di Arata.

Ritornato a Milano, apre un proprio studio e collabora con imprese edili progettando acune facciate di edifici. Progetta anche una villetta in via Mascheroni sempre a Milano tra il 1907 e il 1908, combinando elementi del modernismo e del secessionismo, reinterpretati in una maniera accademica distorta.
Nello stesso periodo a Napoli progetta il complesso termale di Agnano (abbattuto quasi completamente negli anni sessanta, del quale è rimasto solo il portale dell'entrata). Altro edificio da lui realizzato nella stessa città è Palazzo Mannajuolo in via Filangieri, caratterizzato dalla bella scala elicoidale di ispirazione barocca.

Negli anni dieci progetta le case Berri-Meregalli in via Cappuccini e in via Settembrini a Milano, fondendo il liberty col manierismo nei bugnati e nelle decorazioni a mosaico in stile orientale. Dal 1914 collaborò con alcune testate di riviste artistico-culturali. In questo periodo, per circa quindici anni, si allontana dal liberty, per ritornare all'ordine che fu imposto dal nazionalismo provocato dallo scoppio della prima guerra mondiale. In questo periodo progetta il recupero del centro storico di Bologna, lo stadio cittadino e il Nuovo Ospedale Maggiore a Milano. A partire dagli anni trenta, poiché ritenuto un architetto della vecchia generazione, subisce un lento declino e si dedica quindi all'attività di scrittore e professore fino alla sua morte. Fu anche professore presso l'Accademia di Belle Arti di Parma e, nel dopoguerra, direttore del Museo Ricci Oddi di Piacenza, alla cui progettazione aveva partecipato tra il 1925 e il 1931.

Comments powered by CComment

pie di pagina

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.