Chiodi  Cesare (Milano, 4 aprile 1885 – Albavilla, 29 agosto 1969) - Ingegnere urbanista Cesare Chiodi (Milano, 4 aprile 1885 – Albavilla, 29 agosto 1969)  - E' stato un ingegnere, urbanista e accademico italiano. Nel 1928 redige il piano regolatore di Salsomaggiore. Laureato in Ingegneria civile nel 1908 al Regio Istituto tecnico superiore di Milano (poi R. Politecnico). Occupa la cattedra di Costruzione di ponti nel 1914.

Dall'anno accademico 1929-30 insegna Tecnica urbanistica alla Facoltà di ingegneria e dal 1930 al 1936 alla Facoltà di Architettura. Ottiene la libera docenza di Urbanistica nel 1933. Nel 1935 pubblica per Hoepli il manuale “La città moderna - Tecnica urbanistica”.  E' la sua opera più importante fra una serie di pubblicazioni dedicate principalmente ai temi dell'urbanistica, delle infrastrutture e del turismo. Lascia l'insegnamento universitario nel 1955 dopo aver fondato e retto il Gabinetto (poi Istituto) di Tecnica urbanistica al Politecnico di Milano.
Dall'anno successivo, presso lo stesso ateneo, dirige con Giovanni Muzio il primo corso di aggiornamento in Urbanistica tecnica. La sua attività professionale inizia quando rileva lo studio del padre prematuramente scomparso. Progetta e realizza ponti e strutture metalliche o in cemento armato, edifici civili, industriali e pubblici.
Fra i più importanti si ricordano:

il ponte in ferro sul canale Albani per la ferrovia Ostellato-Comacchio-Magnavacca (1911)
il ponte in cemento armato sul fiume Olona a Castellanza (1913)
il progetto del nuovo Ospedale Maggiore di Milano (1926-27, concorso, con G. Merlo e G. Brazzola);
palazzo Crespi a Milano (1928-32, con P. Portaluppi);
l'edificio residenziale di via Podgora a Milano (1930-34);
la torre Littoria a Milano (1933, con Gio Ponti per il progetto architettonico ed E. Ferrari per le strutture);
il progetto di ristrutturazione del Pio Istituto dei Rachitici di Milano, oggi Istituto Ortopedico Gaetano Pini, nel 1938 (con G. Chiodi) e, nello stesso anno, il nuovo Ospedale Civico di Codogno in provincia di Lodi.
Redige il piano di ricostruzione di Fidenza (1946) e i piani regolatori di Salsomaggiore (1928 e, con G. Chiodi, 1957), Treviglio (1952, con L. Dodi), Fidenza (1959, con G. Chiodi), Bellagio (1960, con G. Chiodi).

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