Ersilio Tonini – (Centovera di Sangiorgio Piacentino, 20 luglio 1914 - Ravenna , 28 luglio 2013 ) - Cardinale Ersilio Tonini – (Centovera di Sangiorgio Piacentino, 20 luglio 1914 - Ravenna , 28 luglio 2013 ) - Cardinale - Dal 1953 al 1968 è parroco della parrocchia di San Vitale a Salsomaggiore Terme, dove fa costruire il grande «Oratorio Don Bosco», e contemporaneamente assiste spiritualmente le universitarie del Collegio di Castelnuovo Fogliani dell'Università Cattolica.

Terzo di cinque figli di Cesare e Celestina Guarnieri, umili salariati agricoli, a undici anni entra nel Seminario di Piacenza, dove completa gli studi superiori; è ordinato sacerdote il 18 aprile 1937 dal Vescovo Ersilio Menzani. Fino al 1939 è vice-rettore del Seminario piacentino, poi si trasferisce a Roma per studiare Diritto Civile e Canonico alla Università Lateranense. Rientra nel 1943 a Piacenza dove insegna Italiano, Latino e Greco, venendo contemporaneamente nominato Assistente spirituale dei gruppi Fuci e dei Laureati cattolici. Nel 1947 assume la Direzione del settimanale diocesano «Il nuovo giornale», in un momento segnato da forti contrasti sociali.
Nel settembre 1968 è per un breve periodo di nuovo a Piacenza come Rettore del Seminario finchè il 28 aprile 1969 è nominato vescovo da Papa Paolo VI. Viene ordinato Vescovo da Mons. Umberto Marchiodi - conconsacranti sono il futuro Cardinale Agostino Casaroli e il Vescovo Ausiliare di Milano Carlo Colombo. E' il 2 giugno 1969. Ventisei giorni dopo prende possesso delle Diocesi di Macerata e Tolentino, nonché delle Amministrazioni Apostoliche di Treja, di Cingoli e di Recanati (solo successivamente unite), dove si impegna a tradurre lo spirito del Concilio Vaticano II nella concretezza della vita diocesana. Vi resta fino alla fine del 1975, quando, il 22 novembre, viene chiamato a reggere l'antica Archidiocesi di Ravenna e la diocesi di Cervia (poi unite il 30 settembre 1986), succedendo a Mons. Salvatore Baldassarri. È il 17 dicembre 1975 quando l'Arcivescovo Tonini sale sulla Cattedra di Sant'Apollinare per dare inizio, su esplicita indicazione di Paolo VI, all'opera di riunificazione della Chiesa Ravennate, resa necessaria a causa dei forti contrasti seguiti all'annuncio delle novità conciliari, per ridare fiducia e per incitare tutti a guardare sempre avanti, per riuscire ad accogliere preparati i grandi mutamenti in atto nella società. Con un gesto che colpì profondamente i suoi nuovi concittadini, lasciò il suo appartamento nello splendido Palazzo arcivescovile a un nucleo di tossicodipendenti in cerca di salvezza. Si ritirò nell'Istituto Santa Teresa, vero cuore della Romagna, fondato da Don Angelo Lolli, vivendo a fianco dei malati più gravi che la Provvidenza ha affidato alla carità dei romagnoli.
Il 27 ottobre 1990, il Papa accoglie la rinuncia di Mons. Tonini al governo della Chiesa di S. Apollinare. Dal 15 dicembre 1990, quando in Cattedrale cede il pastorale al suo successore, Mons. Amaducci, prosegue nell'instancabile attività di sempre, insegnando filosofia e teologia alle religiose e ai giovani, predicando gli esercizi spirituali, scrivendo articoli su «Avvenire» e su altri giornali, portando la testimonianza della sua esperienza sacerdotale e della sua saggezza pastorale in tante trasmissioni televisive, per le quali è diventato una delle figure più conosciute e popolari della Chiesa in Italia.

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